"Un pensiero al giorno"
57 - "Son non-poeta"
Che emozione che è andare a
capo.
Scriver forbito, far rima
con dito, giocare, allitterare,
su un prato di dittonghi
serpenteggiare.
Non la puoi tenere,
se ti scappa di poetare.
Io poeto, tu poeti,
egli, un po', eta?
Noi poeti amo,
voi poeti ate?
Scrivere su un muro
"uno stormo di culi
in volo all'ombra di tre soli" e
avere ragione.
Nel recinto dei muli
t'ho donato quattro mele.
T'innamorasti del mio pollice
e con lui fuggisti a Cadice.
Con l'autostop ti avrei
inseguito
ma era con te il mio miglior
dito.
Provai allora col medio,
non fu un colpo di genio.
Un camionista con cento tic
m'avrebbe usato come crick.
E poi dire "salsa di salsedine su
simulazione di salsicce soffritte
sopra sassaiole di assessori" e
avere ancora ragione.
Se io ho ragione, è
perché tu non hai torto:
mangiamo insieme una
fetta di torta?
L'ha preparata nonna Pera Pà
ma l'ha fatta con le mele là,
sempre quelle quattro.
Un'occhiata corre all'orizzonte
lo stormo di culi ancora di fronte.
Vibra il monopattino
alle nostre spinte bipedi.
...Spint'erogene...
...
Pacciamatura!
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