"Un pensiero al giorno"
20 - "Le cose, nelle cose, nelle cose, nelle cose..."
Oggi un pensiero semplice (forse) e un po' strano, che nasce da questa foto. Non è bello rovinare l'incanto ottenuto con la fantasmagoria fotografica (inquadratura, effetti correttivi, piccoli ritocchi e così via), ma per il mio discorso mi serve dire che si tratta di un umile cespo di insalata. Rigogliosa, ubertosa, ricca di eleganza finché si vuole, ma pur sempre insalata.
Il bello è che invece, per come si pone in questa immagine, potrebbe essere una grossa rosa spaziale, una medusa dei cieli, un nuvolone carico di piogge visionarie, l'ombelico di una creatura fantastica, un buffo asteroide, una preziosissima gemma grezza gigante...
Questo mi suggerisce un pensiero: tutto prosegue sempre nel tutto. Ogni cosa si completa nelle altre, nella grande festa della compenetrazione universale.
Se mi è concesso l'ardire, il pene è soltanto una clitoride che s'è incamminata per una strada più chiassosa; il torace virile, quando distribuivano la grazia, è arrivato in ritardo, e le tette erano ormai terminate; un ricco è un povero con meno fantasia; la luna è un sole che ama far baldoria mascherandosi di notte; un bacio, non si capisce mai bene fra i due chi lo sta dando e chi se lo prende...
Così succede per ogni cosa al mondo. Una entra dentro l'altra, si muta in essa e lì assume nuovo sembiante, che al tempo stesso è ancora quello di prima, eppure diverso, e avanti così. Tutto questo grande spettacolo sembra pensato quasi per noi. Perché possiamo nutrire il nostro stupore, e continuare a dire: ma io questa cosa...bah, mi sbaglierò, eppure mi sembra di averla già vista da qualche parte...
È la grande danza delle forme e della sostanza, che ci invita ogni istante a fare un ballo. È la parola in bilico perenne sulla punta della lingua: a volte affiora alle labbra, a volte no, ma sappiamo che un giorno o l'altro qualcuno la pronuncerà.
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