mercoledì 27 aprile 2016

"Un pensiero al giorno" 35 - "La mente mondo"

"Un pensiero al giorno"

35 - "La mente mondo"

- Dedicato a Steve Dardanelli

Nella madida pianura dai cieli grigi e lattiginosi, raramente l'aria si pulisce di un azzurro degno di tal nome. Quando questo accade, un piccolo miracolo atmosferico avvolge gli uomini. Il vento risoluto spazza lo spazio intero e la sfera del cielo si fa di un blu molto tondo. La sensazione "cupoleggiante" risulta tale da far assaporare quasi una coincidenza fra quell'immensità celeste e la propria calotta cranica. Tutto ciò che avviene e si muove al di sotto di una simile volta tersa, si trasforma e va a coincidere per ciascuno coi propri pensieri. Allora, spaziare con lo sguardo tutto intorno, e lasciarsi trascinare da fantasticherie immaginate, diventa quasi una cosa sola. Non c'è differenza fra la vivace planata a zirlo di un piccolo tordo e il guizzo di un'idea subitanea. Un tuffo di gioia al cuore corrisponde alla festosa sfuriata di un bimbo che sfreccia pedalando sorrisi fitti sul suo estatico biciclino. I pensieri diventano cose e le cose pensieri. L'animo si espande sino ad abbracciare tutto l'orizzonte. La mente respira vento e pensare equivale a un andirivieni di aliti intimi allo stesso tempo distesi per tutto il paesaggio.

Il punto è che simili giornate pulite ricorrono di rado. Perlopiù la cappa del cielo marca strettamente, con la sua opacità, le crape degli umani. Questi, per l'altalenante condizione di aperture alternate a restringimenti della visuale sul mondo, sbocciano in caratteri sempre venati da una nuance di follia. Fra loro c'è chi reagisce parlando tanto, spesso, sempre. E c'è invece chi scrive. Non so quale tipo sia peggio incontrare sulla propria strada. Sempre di pazzi di tratta. Ad ogni modo, oggi a voi è capitato uno del secondo tipo.


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