Lo scrittore trascorre a volte lunghi periodi di scollamento dal Tutto; sente ogni persona, animale o cosa, come entità remote; solo la pagina scritta rimane, a tenerlo per mano, appeso nel vuoto cosmico globale, con l'intensità e la possanza magnetica di un immenso, esistenziale, "buco-nero-su-bianco"...
“Mi piacerebbe metterlo nel mio gabinetto”
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Errore di traduzione dovuto a ignoranza o scelta consapevole, con finalità
acchiappaclic?
1 ora fa
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