Lo scrittore abita la scrittura perché solo lì può trovare lo stato del perenne innamoramento; nel villaggio delle parole è sempre sabato; la pancia della narrazione frulla ogni minuto di farfalle svolazzanti in gioiose schiere "pluritonali"; il batticuore incalza mozzando il ritmo del fiato, come i martelletti di una macchina per scrivere; e il sangue pulsa senza sosta come un tamburo "olandese" impazzito (interessando anatomicamente giusto le zone del paese dei polder)...
USA: zar dei confini e ignoranza dei media
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Inevitabile che nei media italiani la locuzione border czar venisse
tradotta letteralmente, senza alcuna riflessione sulla sua interpretazione,
perché non ...
3 giorni fa
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