Lo scrittore, quando armonizza parole, si immerge in una dimensione sacrale: indossa la solenne tunica dell'ufficialità del dire e proclama stando in cima al podio della significazione; se poi vuole virare verso rotte più romanzesche, basta che sollevi un lembo della sua veste di officiante, mostrando sotto, poco più di un paio di mutande sdrucite, o il calzino dall'elastico allentato, giocosamente molle alla caviglia...
SuperBum! Marchionimi in libertà
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Un nome di carta igienica scoppiettante ma con potenziali effetti
indesiderati (e altri spunti linguistici)
2 giorni fa
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