Mentre scrive, lo scrittore si tramuta in un narciso col volto sempre più vicino alla superficie specchiante della pagina; a volte la punta del naso s'abbassa sino a lambire il pelo della carta: allora l'illusione liquida si dissolve, la scrittura si riscuote, e con due guizzi di lingua, più un sorriso, le distanze sono ristabilite...
“Mi piacerebbe metterlo nel mio gabinetto”
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Errore di traduzione dovuto a ignoranza o scelta consapevole, con finalità
acchiappaclic?
1 ora fa
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