In una prospettiva narrante, lo scrittore si strugge dal desiderio di vivere ogni momento in intima comunione con tutti gli uomini e le donne del mondo, di tutti i tempi; vista la disperata sproporzione di un simile afflato, lo scrittore semplicemente scrive: già gli sembrano fin troppo sconfinati lo smarrimento e la malinconia da cui viene colto, ogni volta che si accomiata da un amico o da un'amica; da quell'attimo, sino alla prossima occasione di poterli rivedere, sulla pagina come nella vita, la sfida è riuscire a far di solitudine virtù...
USA: zar dei confini e ignoranza dei media
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Inevitabile che nei media italiani la locuzione border czar venisse
tradotta letteralmente, senza alcuna riflessione sulla sua interpretazione,
perché non ...
3 giorni fa
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